martedì 4 dicembre 2012
"Il deferimento è fondato e va accolto"
La commissione disciplinare ha penalizzato il Forlì di un punto in classifica e "inibito" per un mese Romano Conficconi.
I biancorossi scendono così quota a 21, -2 sulla zona playoff e +11 su quella playout. Qui potete leggere le motivazioni che tuttavia sono molto semplici: l'errore c'è stato ed è inutile girarci intorno.
Cos'è successo di così grave il 31 luglio? Alle 19.59 il Forlì ha inviato un fax con la "domanda di iscrizione nei ruoli del settore tecnico con la qualifica di medico del signor Alberto Serra". Il fax è arrivato poco leggibile ed è stato spedito nuovamente il giorno successivo. Fosse questo il punto, il Forlì potrebbe chiedere l'intervento del Coni, del Tnas e pure del Padreterno perché avrebbe tutte le ragioni per protestare.
Il problema è che non era quello il documento richiesto dal titolo III punto 2 lettera b del Sistema delle Licenze Nazionali. Dalla segreteria biancorossa sarebbe dovuta partire infatti l'attestazione dell'Operatore Sanitario della prima squadra. In soldoni, il Forlì ha inviato una domanda quando invece avrebbe dovuto spedire un tesseramento già effettivo (fatto l'1 agosto, anche quello).
L'avvocato scelto dal Forlì ha giocato tutte le carte possibili: la toppa "tempestiva" il giorno seguente, "l'illeggibilità" del fax non imputabile alla strumentazione di viale Roma, la "buona fede" e "l'errore scusabile". Non è servito a nulla. La pena per il pres Romano Conficconi è più simbolica che altro: per un mese dovrà stare alla larga dalle pratiche amministrative. Sai che guaio.
Ps In società la corrente "progressista", che vorrebbe più professionisti a tempo pieno a costo di "potare" gente che in questi anni si è sbattuta e parecchio, si farà sentire ancor di più dopo questa sentenza.
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peccato! veramente.
RispondiEliminaNoi siamo in colpa, però anche loro non si smentiscono. Pensassero alle società che non pagano i giocatori ...........
Domenica ancora più inca....ti !!!!!!!
FORZA FORLI' !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma chi li scrive questi regomenti del caxxo! E' mai possibile che viene equiparato un omesso pagamento di stipendi,che è un atto doloso, voluto e con gravi conseguenze per i tesserati, ad una colpa lieve come quella commessa da dirigenti del Forlì calcio. Sono allibito! Che giustizia di merda. Fare ricorso e farci restituire il punto è d'obbligo... e non accettare il verdetto con rassegnazione come mi pare di aver capito!!!CUBANITO12
RispondiEliminala notizia sta passando anche Sky Sport 24, sigh
RispondiEliminaSi ho visto ora su sky la notizia!! Be dai almeno non ci sono multe da pagare (potevano essere salate e compromettere l'eventuale mercato di gennaio); per il resto penso anche io la stessa cosa dei commenti sopra!! Si l'errore c'è stato e non si ripeterà ma trattarci come quelli che non pagano ,mi pare ridicolo!! che bella giustizia!! Dai che domenica ci mettiamo a posto!!
RispondiEliminasono d accordo con tutti i commenti riportati ma rendiamoci conto che una società professionistica ha necessità di figure professionali e competenti,mancano 2 figure fondamentali 1) un direttore generale 2)un impiegato a tempo pieno non partime come potevano essere alla sammartinese..BASTA,è ora di dare una svolta e investire
RispondiElimina"Ps In società la corrente "progressista", che vorrebbe più professionisti a tempo pieno a costo di "potare" gente che in questi anni si è sbattuta e parecchio, si farà sentire ancor di più dopo questa sentenza."
RispondiEliminaSarebbe ora dico io, una società in un ambito professionistico DEVE essere adeguata al contesto e dotata di professionisti nei punti chiave, i tanti personaggi dopolavoristi e volontari vari che si vedono al morgagni si saranno sbattuti senz'altro, ma vanno bene fintanto che non ci sono responsabilità, quando si tratta di dover tirare fuori soldi di tasca e di pagare penalizzazioni che possono essere letali poi come la mettiamo?
Una pacca sulla spalla?
E se questo punto in meno volesse dire non entrare nei playoff? Se retrocedessimo per un punto?
Mauro.
Ragazzi, basta tirare in ballo la Sammartinese, abbiamo fatto un errore, lo abbiamo fatto come Forlì F. C. e non serve continuare questa assurda polemica. Siamo il Forlì e abbiamo sbagliato come Forlì. Chi prima era a San Martino non era un fenomeno prima, non è da buttare adesso. Serenità
RispondiEliminaQuoto
Eliminaquando le cose vanno bene sono bravi però a farlo pesare e a fare i fenomeni.
Eliminadisadattati
Viste le scarse disponibilità econoiche della società, per il prossimo "disguido" di gestione mi propongo come avvocato, anche se ho la terza media, peggio di così non potrà andare. O no?
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