E' stato esonerato l'allenatore che aveva portato i giallorossi in D, Alessandro Marsili (
foto), e al suo posto è stato ingaggiato l'ex Sambenedettese Andrea Mosconi. La squadra dei mosaici - partita per salvarsi con un budget ridotto - ha 9 punti in 9 partite e giocherà contro il Forlì il 29 novembre al 'Benelli'.
Penso che il Ravenna non avrà nessun problema a salvarsi, poi i derby sono i derby e può succedere di tutto.
RispondiEliminaSaluti Carlo.
E' davvero triste, e lo dico da romagnolo più che da forlivese, che una società come il Ravenna debba fare la serie D per salvarsi: così come è triste che il Forlì e il Ravenna siano entrambe in D anzichè almeno in Lega Pro, mentre il Cesena vola nuovamente verso la serie A (nonostante una montagna di debiti alle spalle) e viaggia a 12.000 presenze a partita, con 10.000 abbonati.
RispondiEliminaL'intera Romagna calcistica sta sposando sempre e più soltanto la causa cesenate, lasciando le briciole alle altre città: in questa ottica non riesco a provare antipatia verso le altre città romagnole come Rimini e Ravenna, le uniche nella storia del calcio romagnolo ad avere provato in certe annate a togliere lo scettro al Cesena quale dominatore indiscusso in Romagna.
Qui non si tratta più di campanilismo, ma di semplice principio di realtà: infamarsi tra Forlì, Rimini e Ravenna, oramai è una guerra tra poveri... l'unico vero problema attualmente è l'eccessiva egemonia cesenate, mai come ora così pesante e soffocante: avanti di questo passo tutto il pubblico romagnolo, da Faenza a Gabicce, vedrà unicamente solo il Manuzzi come stadio da frequentare... e non mi pare che sia un fatto positivo per le speranze di rinascita calcistica delle altre città della nostra terra, Forlì compresa.
Dico queste cose perchè a volte mi fa sorridere come in questo blog (ed anche su facebook) stiamo qui a scannarci e polemizzare in una decina di persone o poco più, su questo o su quell'allenatore, su questo o quel giocatore, o sugli arbitri, o sul 'palazzo'... quando in realtà la causa dell'emorragia di pubblico, interesse e sponsor/finanziamenti si trova a pochi kilometri di distanza, in riva al Savio...
RispondiEliminaPer restare in tema, vanno segnalati anche gli esoneri dei tecnici di Delta Rovigo (Bagatti con subentro di Antonelli) e di Fortis Juventus (Venturi con subentro di Brachi)
RispondiEliminaE Clodiense via Rossi
EliminaGrande Filippo questa volta hai ragione da vendere,i tuoi sono esattamente i miei pensieri sull'ingombrante presenza del Cesena in Romagna. Purtroppo non vedo nulla all'orizzonte,a loro va sempre tutto bene (anche per indiscusse capacità tecnico -gestionali )mentre le altre città sono sempre li a leccarsi le ferite !
RispondiEliminaLa cosa che hai messo tra parentesi non va tra parentesi
EliminaHanno di gran lunga il miglior direttore sportivo di tutto il calcio prof un grandissimo allenatore una capacita organizzativa notevole. Mettici un po tanto di sano bucio di culo un bellissimo stadio un pubblico ca Europa leage... Ma io tifo FORLI
RispondiEliminaGran bel finale Gianluca....Straquoto!
EliminaQuello che volevo sottolineare era più che altro il fatto che quando una città come Cesena ha 10.000 (diecimila!) abbonati in serie B (NON in serie A), praticamente quasi quanti ne ha fatti il Bologna neopromosso in A e con un patron straricco e ambizioso alle spalle (considerate che Bologna ha 12.000 abbonati ed è una città grande il quadruplo di Cesena), questo significa una cosa sola: significa che il Cesena calcio non prende pubblico ormai soltanto da Forlì e dintorni, ma anche dal ravennate e dal riminese, da Cattolica fino a Russi e a Conselice, e forse anche fino a Marina Romea... significa che il calciofilo romagnolo medio, da qualunque città provenga, ha oramai deciso di essere 'cesenate de facto', abdicando completamente alla propria identità locale che sia ravennate, lughese, faentina, riminese o forlivese...
RispondiEliminaDiecimila abbonati il Cesena non li aveva mai fatti in serie B nella sua intera storia, l'esplosione è avvenuta negli ultimi 4-5 anni: ricordo che ai tempi di Hubner in serie B il Manuzzi era frequentato domenicalmente da non più di 4500 persone, esclusi i match di cartello.
Tutto ciò significa, riassumendo, che se le cose procederanno con quest'andazzo qualsiasi dirigente sarà totalmente demotivato dall'investire nelle prime squadre delle altre città romagnole che non siano Cesena... perchè pensare di incrementare seriamente il pubblico anche in presenza di grossi risultati sportivi, diventa improponibile quando hai al centro del tuo territorio una idrovora che si mangia tutti gli appassionati da stadio nel raggio di 150 kilometri... i romagnoli hanno ormai perso il senso dell'identità cittadina, gli basta osservare un pallone che rotola e della loro città se ne strafregano come mai era accaduto in passato.
E' triste ravvisarlo, ma è la cruda realtà odierna, soprattutto nelle giovani generazioni.
Filippo condivido i tuoi post dal primo all'ultimo;Da Cattolica a Marina Romea,Tutto il lughese, Faenza Imola...diciamo pure che tutta la Romagna è cesenate e lo cantano anche "la Romagna siamo noi"
EliminaNon mi trovi d'accordo con metà del tuo ultimo post.
Con i risultati sportivi nel tempo il pubblico lo incrementi e proprio con le nuove generazioni.
Lo dico col cuore trafitto. ...se mantenevi la categoria quest' anno con tutto quanto di buono questa dirigenza sta facendo,un incremento di pubblico già lo vedevi.
Hai parlato anche del declino ravennate.
Negli anni buoni di serie b a Ravenna il pubblico c'era eccome, anche in c, poi il fallimento ha cancellato tutto.
In quel periodo lavoravo a Ravenna e ti assicuro si respirava un clima di entusiasmo, lo avvertivo io lavorando in Ospedale,.
Con i risultati e un po di tempo si creano tanti presupposti a prescindere da Cesena.
Scusa filippo..ma ai tempi delle nostre magre vicende anche il cesena era in crisi economica. Tutto si é risolto!?! No perche..solo cosi, con un fallimento (ahimé) le cose potrebbero essere pareggiate da altre squadre romagnole.
RispondiEliminaHanno avuto il culo do centrare le promozioni quando avrebbero rischiato di fallire e salendo di categoria nelle varie annate avevano entrate fresche per tappare un po di falle....se l'ultima promozione on serie A fosse saltata sarebbe saltato anche il banco a cesena perché avevano circa 12 milioni di euro di debiti e invece salendo di categoria anno avuto nuovi sponsor e soprattutto un po di soldini dai diritti di serie A
EliminaE stessa cosa dovrebbe accadere quest anno insomma..una volta eravamo pure gemellati con quelli la.
EliminaNo quest'anni nn hanno la stessa pressione fiscale hanno preso soldi per defrel poi un po di falle erano state tappare e hanno fatto una buona squadra senza spese troppo fuori budget in più secondo me vedendo la pochezza della serie B il Cesena ha un bravo tecnico giocano bene e io penso che vadano su
EliminaA Cesena non falliranno mai, non sono mai falliti: in un modo o nell'altro per la loro squadra i soldi li trovano sempre, e parecchi anche.
EliminaIo speravo solo da forlivese che a volte nelle nostre partite di cartello si presentasse almeno una bella rappresentanza dei Viking gruppo cesenate molto rappresentativo però 100% forlivese
RispondiEliminaIo preferisco pochi ma rappresentativi di questi colori e aggiungo un parolone di questa fede.
RispondiEliminaDi qualche Viking cesenate in certe occasioni.....mi fa un po tristezza.
Discorso diverso è la presenza dei tifosi del basket in certe occasioni, a quelli magari non interessa il calcio ma vengono per la squadra della città e per campanilismo rispetto a realtà vicine....lo apprezzo di più.
Quelli del basket sui nostri gradoni sono proprio mosche bianche.....
EliminaI Viking forlivesi è meglio che rimangano a Cesena, e che vi si trasferiscano anche... il fatto che uno dei gruppi di punta della curva mare sia forlivese mi fa vergognare di certi miei concittadini.
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