mercoledì 20 maggio 2015
Cosa non funziona nella storia della Pro Piacenza
Ricapitolando:
- l'8 luglio del 2014 la Corte di Giustizia Federale condanna la Pro Piacenza a otto punti di penalizzazione nel girone B di Lega Pro per aver fatto giocare, nella stagione appena conclusa trionfalmente in D, 34 partite al difensore Santi che invece doveva scontare una squalifica risalente all'anno prima.
- la Pro Piacenza si rivolge subito al Tnas (tribunale nazionale di arbitrato per lo sport) il cui Collegio arbitrale il 31 luglio 2014 respinge l'istanza. Gli 8 punti sono confermati.
- il 18 marzo 2015 la Pro Piacenza presenta un ricorso al Collegio di garanzia nel confronti della Figc e del Coni: l'avvocato Cesare Di Cintio, ringraziato oggi pubblicamente dal presidente Domenico Scorsetti, si è accorto che sono scaduti termini entro i quali il Tnas avrebbe dovuto pubblicare le motivazione per cui sette mesi e mezzo prima aveva respinto l'istanza di cui sopra. Il cavillo burocratico pur essendo un cavillo ha fondamenta solide.
- Già. Oggi 20 maggio 2015, a tre giorni dai playout, il Collegio di garanzia del Coni dichiara ammissibile il ricorso e 'ridetermina la penalizzazione in punti 5'. La Pro Piacenza da 37 sale a 40 punti, supera il Savona e cambia avversario: la prima in casa dovrà giocarla col Forlì.
Ora, cosa non funziona? Secondo la logica essendo il ricorso incentrato su una questione di forma, o la si accoglie (i tempi per pubblicare le motivazioni sono scaduti, la penalizzazione non vale) o la si respinge (le motivazioni possono essere pubblicate dopo, o non essere pubblicate, o la loro pubblicazione non ha a che fare con la penalizzazione). Dire che sì, il ricorso è giusto e ammesso epperò di punti ne scontiamo solo tre e cinque restano, questo non ha senso. E se qualcuno me lo sa spiegare gliene sarò grato. Perché così, una via di mezzo che salva capra (Carrarese) e cavoli (l'errore del Tnas) puzza e anche parecchio.
Detto questo, la reazione del presidente del Forlì è stata secondo me strepitosa. Sentito al telefono a ora di cena, credo fosse alla Sosta, Fabbri mi ha detto è più ottimista oggi di ieri. Che la decisione è inspiegabile e complica parecchio la tabella biancorossa (il 1° giugno cominciano i lavori allo stadio e far slittare di una settimana il playout creerebbe qualche intoppo), ma il Savona visto da poco al 'Morgagni' faceva davvero paura. Mentre la Pro Piacenza si affida soprattutto a un paio di individualità. La possiamo battere, sta tutto nella nostra volontà.
Domani vediamo cosa decidono su date e orari. In ogni caso, andiamo a Piacenza? Io direi di sì.
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Concordo col presidente Fabbri: il Savona visto al Morgagni sembrava una squadra di livello nettamente superiore al nostro.
RispondiEliminaCon la Pro-Piacenza ce la possiamo giocare alla pari, e il vantaggio di potere contare sul pareggio mi induce ad un cauto ottimismo.
Il problema è proprio quello sollevato da Riccardo. Dovevano confermare gli otto punti di penalizzazione o toglierli interamente. In questo modo a mio modesto parere hanno deciso di farli giocare con noi. Perché? ? Temo di sapere la risposta.
RispondiEliminaIl problema è proprio quello sollevato da Riccardo. Dovevano confermare gli otto punti di penalizzazione o toglierli interamente. In questo modo a mio modesto parere hanno deciso di farli giocare con noi. Perché? ? Temo di sapere la risposta.
RispondiEliminaA rigore è logica lo sconticino non ha un senso..però se vogliamo essere veramente malpensanti potevano forse riuscire (non so però se fattibile con la classifica avulsa) nell'impresa di farci perdere il fattore campo. Secondo me è un'ammissione di errore però non vogliono cambiare le 4 ai playout....
RispondiEliminaio non vedo tutta questa malizia come soprattutto gianluca che è già da un bel pò che martella con la storia che vogliono salvare il pro piacenza ... secondo me i punti che gli hanno ridato rientrano in quella classica procedura di chi alla fine ammette un errore soprattutto nell'impastamento burocratico delle istituzioni sportive e che quindi rende ammissibile un ricorso ... quindi se avessero voluto salvarlo gli avrebbero restituito gli 8 punti o senza esagerare 6 per avere negli spareggi il vantaggio della classifica ... anche se non ammettevano il ricorso il pro avrebbe fatto i play-out giocando con il gubbio ... e chissà ... forse avrebbe avuto più possibilità di salvarsi. ;)
RispondiEliminaNon é strano perché siamo in Italia. Comunque marco spero sia come dici tu e non come temo io... Ammetto che leggendo quello che é successo in questi giorni mi é scesa la catena... Sarei felicissimo di essermi sbagliato marco.
Eliminaanche io lo spero ... mica sono un mago ;)
Eliminarestituire tre punti alla fine ha solo un senso (io non la vedo tutta questa stranezza)... ammettere certi errori di procedura senza stravolgere ciò che in precedenza era stato deciso ( il loro presidente mi è parso soddisfatto per il riconoscimento e nient'altro) ... il pro piacenza riamane comunque invischiato nella lotta per la salvezza che passa per i play-out ... cambia solamente l'interlocutore ... che in questo caso siamo noi ... e non è detto che alla fine non gli abbiano fatto un dispetto. ;)
RispondiEliminaSì gioca sabato alle 15 a Piacenza. Non ufficiale ancora
RispondiEliminaHahahahahaha
RispondiEliminaLa buffonata è servita!
RispondiEliminama si va bene così!! ... ma togliamoci 'sto dente che balla!! ... mettiamo sotto sti cazzi di pro piacentini del menga e facciamola finita!! :)
RispondiEliminaLa Pro-Piacenza è una squadra farlocca: i tifosi piacentini si identificano nel Piacenza calcio (che milita in serie D), erede della società che ha militato in serie A per diverse stagioni, non nella Pro-Piacenza che non ha seguito alcuno e che anche i cittadini di Piacenza vedono come il fumo negli occhi.
RispondiEliminaLa Pro-Piacenza ha avuto quest'anno una media spettatori di 650 persone, la metà di quella del Forlì.
Quindi a rigore di logica, la Pro-Piacenza dovrebbe avere ben pochi appoggi 'politici' e sarebbe un bene per il calcio di Lega Pro se retrocedesse senza troppi problemi.
P.S. considerando le statistiche sul pubblico di fine campionato, secondo il sito http://www.stadiapostcards.com/C1B14-15.htm il pubblico del Forlì si attesta al 11° posto come presenze allo stadio.
Quindi se si trattasse di considerare il pubblico, saremmo largamente e meritatamente salvi a metà classifica (nonostante un campionato giocato sempre in zona retrocessione).
Per fare un esempio locale, sarebbe come se a Forlì ci fosse un'altra squadra cittadina, magari la Cava o la Pianta, che fosse in Lega Pro, ed il Forlì calcio in serie D: immaginatevi come sarebbe vista questa situazione dai tifosi del Forlì... non vedrebbero l'ora di sbarazzarsi di questa ingombrante ed inutile presenza.
RispondiEliminaUn bel coro che ci starebbe in queste due gare: 'Voi non siete il vero Piacenza...'
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaahahahahah ... grande filippo! ... sono con te in questa presa in giro ... però scusa ma tutto il tuo discorso mi sembra eticamente e deontologicamente inappropriato ... se uno ha dei meriti è giusto che gli vengano riconosciuti ... anzi è il suo bello ... è più divertente e socializzante ... se i partecipanti ad un gioco fossero sempre gli stessi sai che noia ... io credo che se qualcuno coltiva un sogno e ha la possibilità che questo si realizzi sia giusto così ... al di là che sia più piccolo e brutto rispetto ad una altro che sia alto e bello ... o no???
EliminaA me non sembra giusto che alcune città abbiano 2 squadre ad alti livelli: posso capire le società storiche delle metropoli (Inter, Milan, Roma, Lazio, ecc.), ma ad esempio il Chievo a Verona è una società inutile che occupa un posto in A, mentre potrebbero esserci altre città a godere di quella posizione.
EliminaPer me occorrerebbe una regola per cui le città sotto una certa soglia di abitanti non possono avere più di una squadra tra i professionisti.
filippo ... a Londra, capitale mondiale del football
Eliminaci sono tredici club professionistici ... mi sembra che sul suolo britannico si divertino e che nell'etica sportiva siano un esempio.
Guarda Filippo,un po la pensavo come te,mi piacevano solo le società con tifoserie al seguito....insomma guardavo i numeri.
EliminaAdesso sempre più spesso vediamo realtà quasi sconosciute farsi vedere nelle serie professionistiche e le seguo con più interesse rispetto a tempo fa,mi piace vedere come se la vivono e quale seguito anno,penso all Entella,al Lanciano.
Son punti di vista,non scredito il tuo.
Ti dirò di più Carpi e Frosinone in A....non c'è due senza tre,tutte tranne Bologna.
infatti non siamo la squadra di Piacenza ma di Bettola, Ponte dell'olio, e di 2 parrocchie.
EliminaNon concordo per nulla nei discorsi di Filippo se uno ha dei meriti che sia una città di 1000 abitanti o 1 milione per me è indifferente quelli che deve significare è il valore espresso in campo
Eliminasto leggendo il portale di tuttolegapro e mi sembra di essere dentro un manicomio ... di quelli di una volta dove tenevano tutti segregati e malmenati ... al pro piacenza restituiscono dei punti che non avrebbe dovuto nemmeno partecipare al campionato ... alla reggina ora le hanno ridato gli ultimi due punti per poter partecipare ai play-out e il povero savoia retrocede in D ... il novara va in B quando prima gli avevano tolto 8 punti e poi successivamente restituiti ... la salernitana promossa in B ora coinvolta nelle scommesse ... giocatori presidenti direttori sportivi e magazzinieri arrestati ... è un autentico carnevale ... a mio modestissimo parere se ci fosse un pò di onestà da parte degli organizzatori (parlo di istituzioni calcistiche) dovrebbero fermare tutto ... annullare promozioni e retrocessioni ... fare chiarezza su tutto quello che è successo ... prendere decisioni sui chi è coinvolto nella bufera ... resettare e poi come si faceva da bambini dire "ricominciamo da capo" ... lo so che è pura utopia ... ma è anche vero che a questo punto abbiamo partecipato ad un campionato illusorio.
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero.
EliminaIl marcio è su due livelli,da una parte le Società con giocatori,ds.magazzinieri e via dicendo,dall'altra una lega e degli organi di giustizia sportiva che boccheggiano nella stessa merda e dall'alto propinano sentenze in tempi assurdi e fuori luogo.
Non so proprio cosa servirebbe fare.
Per me il marcio del calcio segue il marcio di questa Italia malata corrotta,per me non c'è cura purtoppo.
andrea ... probabilmente hai ragione ... non c'è cura.
EliminaMondo piccolo...sono in sala d'attesa in un centro fisioterapico qui a Forlì e il signore accanto a me che mi sembra abbia accompagnato la moglie a fare terapia in piscina risponde a una telefonata. Incomincia a parlare di alberghi da prenotare tra Carrara e Savona, del possibile posticipo di una partita, del fatto che si è lamentato in Lega per aver cambiato l'avversario meno di tre giorni prima della partita, di quando giocava il Forlì...alla fine della telefonata non ho resistito...ho chiesto se per caso...ebbene sì, ero seduto accanto al presidente del Gubbio...che ridere:-) così il tempo è passato in fretta, come al bar sport. Parlando di Acori, degli spareggi, e di chi è finito meglio cambiando gli avversari...poi il medico mi ha chiamato. Ci siamo reciprocamente mandati...in bocca al lupo...scusate, a me ha fatto ridere, ve lo volevo raccontare...le coincidenze della vita...:-)
RispondiEliminaPensa te. Che meraviglia
EliminaConfermati gli orari a suo tempo fissati con il Savona. A piacenza sabato alle 15 ritorno a forli sabato 30 ore 17
RispondiEliminasiamo molto ma molto orgogliosi del nostro Pro Piacenza che fino a pochi anni fa giocava in prima categorìa e si chiamava Bettolaspes , la squadra del mio paese. poi, dopo varie fusioni, abbiamo preso il nome di una squadra di quartiere di piacenza che non esiste più. siamo piccoli, ma intanto siamo in legapro ( per ora) , mentre il piacenza gioca in d. non abbiamo debiti e senza il meno 5 saremmo salvi. i play out saranno equilibrati, anche se a Piacenza avete preso un 3-0 e a Forlì solo 0-0. auguri. Franco di Bettola.
RispondiEliminaEcco, non c'è nulla di male a sostenere la vostra realtà che come giustamente hai fatto notare, non rappresenta Piacenza, ma Bettola (comune di 3.000 abitanti): però non capisco il motivo di cambiare nome e chiamarvi Pro-Piacenza, quando la società è nata e si è sviluppata in tutt'altro luogo... sembra che la vostra società voglia spacciarsi come rappresentativa della città di Piacenza, mentre in realtà non è così e credo che anche voi Bettolesi sareste più contenti di avere mantenuto il vostro nome originale.
EliminaCome hai ricordato tu stesso in un precedente commento: " non siamo la squadra di Piacenza ma di Bettola, Ponte dell'olio, e di 2 parrocchie."
Serve aggiungere altro...?
Vi faccio un grosso augurio per i Play-Out (ma anche no... scusate ma crediamo che Forlì meriti la Lega Pro un po' di più di un paese come Bettola).
Aggiungo una nota: anche il Chievo (frazione di 2.500 abitanti) a Verona ha mantenuto il suo nome, pur essendo arrivato in serie A... voi siete addirittura un comune, quindi avreste potuto tranquillamente chiamarvi Real Bettola, o Pro-Bettola, per non generare confusione ;-)
Eliminacaro leandro vi auguro di partecipare alla lega-pro magari tra un paio d'anni ... possibilmente cercando di vincere il campionato in modo regolare ... non come due anni fa ... e cambiando il nome come ha giustamente sottolineato filippo.
EliminaEcco la realtà contro cui giocheremo i Play-Out, per chi volesse approfondire:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Bettola
Luca santi giocò 11 e non 34 partite. Si trattava di un ragazzo che ora gioca in promozione. Siamo una società molto solida finanziariamente, abbiamo lo stesso mister dal campionato di promozione e che di mestiere fa l'impiegato. Il direttore è un pensionato che in passato sfiorò la b con il Fiorenzuola. Abbiamo in squadra vari giovani provenienti dai dilettanti e dalla parrocchia. Però abbiamo Alfonso , miglior portiere di legapro e matteassi, oltre a un senegalese alto circa 2 metri micidiale di testa.
RispondiEliminaRiguardo il nome, PRO Piacenza è preferito dagli sponsor.
EliminaHai ragione, giocò 11 partite. Ma andò in distinta 34 volte il che non fa grossa differenza
EliminaCiao Leandro,che roba triste vendere il nome per gli sponsor....qualche mal di stomaco? immagino di si.
RispondiEliminaE' anche più simpatico Bettolaspes...speriamo di farvi un favore e che ritroviate il vostro nome nella serie inferiore.
Ciao Leandro,che roba triste vendere il nome per gli sponsor....qualche mal di stomaco? immagino di si.
RispondiEliminaE' anche più simpatico Bettolaspes...speriamo di farvi un favore e che ritroviate il vostro nome nella serie inferiore.
io non sapevo che foste di bettola! Un mio caro amico è il presidente del tennis club di bettola magari lo conosci. .....e cmq nessuno l'ha detto ma bettola è il paese di Bersani
RispondiEliminaPer la cronaca: Bettola dista da Piacenza quanto Forlì dista da Imola, anzi anche un po' di più...
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