domenica 24 maggio 2015
4 motivi per essere ottimisti
La partita di andata della finale playout tra Bettola e Forlì ha detto prima di tutto che le due squadre sono molto diverse e molto vicine. I padroni di casa hanno tutta la qualità concentrata in tre/quattro giocatori, soprattutto i tre davanti, ma anche picchi spaventosamente bassi: il modo di calciare il pallone di alcuni difensori in alcuni disimpegni mi ha ricordato quando il Forlì partecipava al campionato di Eccellenza, ad essere comprensivi. Il Forlì al contrario è una squadra molto equilibrata e omogenea: non ci sono fuoriclasse, quasi nessuno salta l'uomo o cambia da solo la partita, ma neanche espone a figuracce scarponi pazzeschi. La gara è stata decisa da tre situazioni estemporanee: un tiro deviato da lontanissimo, una disattenzione difensiva (Matteassi libero al limite, credo si sia appisolato Tom), un rigore per trattenuta da palla inattiva che si può dare ma anche no. Firicano l'aveva previsto. Presumibilmente anche il ritorno sarà simile: equilibrato, deciso dagli episodi. Il vantaggio di classifica che aveva il Forlì prima di sabato è passato al Bettola che dispone di due risultati su tre. Ma a questi livelli nessuna squadra sa amministrare novanta minuti di partita senza commettere errori. Quindi sarà apertissima e viva. Io immagino che il Forlì cercherà di gestire il match senza spingere e lo stesso faranno loro. Ci saranno poco ritmo e poche emozioni fino al 70', a quel punto se il risultato sarà ancora in pareggio Firicano butterà dentro Docente e diventerà un incontro tra due pugili, un cazzotto di qua e uno di là, situazioni al limite in area, pressione massima dal pubblico. Prepariamoci a soffrire come cani, come col Tolle. Secondo me si può essere ottimisti per almeno quattro motivi.
1° motivo - Tattica. Nella gara di andata il giocatore nettamente più pericoloso è stato Alessandro. Firicano gli ha messo addosso Jidayi ma il difensore biancorosso è stato sovrastato dal biondo e non neppure è riuscito, non avendone le qualità, a dare un supporto adeguato, soprattutto nei tempi, alla manovra offensiva. Immagino che in una gara nella quale il Forlì sarà obbligato a vincere Firicano riporterà nel suo ruolo naturale Catacchini, che ha le caratteristiche ideali per tamponare Alessandro e aiutare la manovra offensiva, mettendo qualche bel cross ad esempio. Jidayi può benissimo controllare Speziale, non velocissimo nel breve, insieme a Drudi.
2° motivo - Ambientale. E' vero che gli spareggi sono arbitrati dai migliori fischietti di categoria ma la pressione del pubblico pesa n Champions, in serie A e anche in Lega Pro. Oltretutto il Morgagni per quanto mugugnante sa essere molto convincente. Ve lo dico per esperienza: dal campo quando il Forlì assedia nei minuti finali ogni caduta in area sembra rigore, ogni boato del pubblico un'ingiustizia clamorosa. Firicano chiamerà spesso la tribuna: fatevi sentire che conta.
3° motivo - Caratteriale. Ci sono 23 punti di differenza tra il rendimento casalingo (33) e quello esterno (10) del Forlì in campionato. Nessuna squadra del girone ha una forbice così ampia e già questo basterebbe a immettere molta fiducia per il ritorno. La squadra è molto timida caratterialmente per questo al Morgagni risulta tutto più semplice: contro l'Ascoli i nostri sembravano davvero undici leoni. Sarà lo stesso sabato.
4° motivo - Emilio, Benito, Docente.
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forse aspettare il 70° è un pò troppo rischioso ... forse.
RispondiEliminaTutto giusto, però non credo che fino al 70' ci saranno poco ritmo ed emozioni: credo anzi che Firicano farà partire molto forte il Forlì, in modo da incutere timore all'avversario già dall'inizio e scaldare il pubblico fin dai primi minuti.
RispondiEliminaVincerà questa gara chi sbaglierà di meno in attacco, quindi i nostri attaccanti dovranno essere cecchini infallibili per ogni occasione da gol, e speriamo di averne parecchie.
E vincerà questa gara anche chi saprà tenere il baricentro più alto: a Piacenza ci siamo riusciti fino al primo gol, poi abbiamo lasciato campo agli altri...a Forlì non dovrà più accadere, se non per brevi tratti di gara.
Bisogna andare al riposo in vantaggio, poi con le buone o le cattive in qualche modo faremo, comunque è una brutta gatta da pelare, sono molto preoccupato.
RispondiEliminaSaluti Carlo.
Siamo tutti molto preoccupati! Speriamo bene....
RispondiEliminail calcio e lo sport in generale deve essere così ... deve generare ansia aspettative tensioni illusioni delusioni sconforto e gioia ... se no non te ne appassionersti non si creerebbe un appartenenza una fede ... l'mportante è ricordarsi che ... "comunque vada è un successo".
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSoprattutto bisogna ricordarsi sempre che si tratta di un gioco...dove si può vincere e perdere: se si teme la sconfitta, non si riuscirà mai a scendere in campo per la vittoria.
RispondiElimina(più o meno è una citazione del Maestro Arrigo Sacchi, che in settimana è venuto in città per una visita).
bravo filippo
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