Agli Ultras 1997 il Team Romagna non interessa. Aggiungerei: alla gran parte dei tifosi di basket forlivesi il Team Romagna non interessa. E' un dato di fatto. Per forza: il matrimonio combinato tra persone che si detestano va di moda in India, e anche lì è causa di qualche incidentello. In Italia per fortuna l'abbiamo superato da un pezzo.
Ha scritto Gira, col suo consueto stile ultra(s) provocatorio, che il Team Romagna va bene solo se ci stanno anche Cesena, Cervia, Faenza e Imola (a Rimini non ci arriva neppure lui a notte inoltrata, per fortuna). Come dire: se i baskettari devono turarsi il naso, almeno lo facciano per arrivare ai piani altissimi. Ci sta. Quello che a mio parere ci sta meno, molto meno, è la spinta politica che il Team Romagna sta ricevendo dall'amministrazione forlivese. La quale nella persona dell'assessore allo Sport Sara Samorì, ma anche del sindaco Drei, sta facendo i salti mortali per assegnare un pacchetto di sponsor pauroso (mezzo milione circa, comprensivo di Eataly, Luxury Living e Conad) ad una società che avrebbe titolo sportivo, presidenza, dirigenti e pacchetto tifosi non forlivesi ma ravennati. Non meldolesi, di Bertinoro o Fiumana. Ravennati. Ora dico: già Forlì esprime difficoltà ataviche a portare sponsorizzazioni importanti sul piatto sportivo. Se la volta che l'amministrazione comunale decide di muoversi lo fa per Ravenna, beh, allora ditelo che ci mettiamo il cuore in pace.
Anche perché di qua da viale Roma, al 'Morgagni' ci sarebbe una società forlivesissima da ormai dieci anni. Una società composta da imprenditori della città, che tra un milione e mezzo di difficoltà regge l'urto col calcio professionistico e sogna - ora che c'è Fabbri - di progettare, grazie all'affidamento dell'area stadio, addirittura un futuro migliore. Il ché sarebbe anche possibile se un paio di sponsor importanti, vedi quelli sopracitati, decidessero di credere che il calcio forlivese può davvero fare il salto di qualità che non ha mai fatto in cento anni di storia. Sara, fidati: è la nostra primavera.
Concordo Riccardo!! ...io mi chiedo come si può pensare di fare una roba del genere!!? Spero proprio che questi sponsor diano una mano alle forze Forlivesi dello sport! E non solo al basket come hai detto tu!
RispondiEliminaLa politica degli ultimi tempi sta sfornando mostri di ogni genere a tutti i livelli, questo sarebbe un ottimo cornetto servito caldo caldo per far contenti pochi "eletti" e non avrebbe alcuna prospettiva di seguito e di passione.
RispondiEliminaSiamo messi male....
Grande Riccardo, ;hai come sempre centrato il discorso. Pensa quegli sponsor da noi insieme a dorelan .... ma come detto in altri post forli è questa....
RispondiEliminaIn effetti a pensare che una piccola città come Teramo sta andando in serie B fa un pò rabbia visto che anche calcisticamente non sono mai stati certo superiori a noi ! La città di Forlì avrebbe sicuramente potenzialità maggiori ma come al solito inespresse . . ! Peccato ! Cmq viva i "campanili" che sono il sale di sport come il calcio e il basket e abbasso le fusioni con città nemiche come Ravenna !
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RispondiEliminaParole sacrosante le tue Riccardo, che esprimono concetti già ribaditi dal sottoscritto sul forum di Forlì basket.
RispondiEliminaLo sport di vertice vive di identità cittadine, non regionali, è così in tutto il mondo e sempre sarà così.
Non voglio commentare il modo penoso in cui l'amministrazione comunale si sta muovendo su questa materia, del resto ci hai già pensato tu a esprimere il giudizio che merita: dico soltanto che la pasta di questa nuova giunta la si è vista in tempi recenti per motivi extra-sportivi, dato che hanno avuto il coraggio di aumentare l'addizionale Irpef di 90 € a tutti i lavoratori in un periodo di crisi e di tasse già eccessive come quello che stiamo vivendo.
Fosse per me, il sindaco Drei potrebbe anche fare a meno di venire al Morgagni domenica, ma restarsene ben bene tranquillo a casa sua.