martedì 19 novembre 2013

Un giornalino che spacca



Ieri pomeriggio Pardo ha comunicato a Pedroni e Casadei che non sarà più lui a redigere bisettimanalmente il giornalino patinato che leggete la domenica allo stadio. Divergenze di vedute all'origine della rottura, che in questi giorni è costata anche qualche mal di stomaco. E' andata così: settimana scorsa Franco aveva inserito all'interno del giornalino - quello che avete avuto per le mani in Forlì-Spal - un articolo da lui vergato (poi uscito sulla Voce) dedicato ad Attilio Bardi. Questo.

Nella quasi secolare storia del Forlì tanti sono stati gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina. Nomi noti, come ad esempio, da Michele Andreolo, Campione del Mondo con l’Italia nel ’38, che portò il Forlì in C nella stagione 49/50, a Leo Zavatti (Seminatore d’Oro 60/61) sino a Libero Zattoni, mister del “Grande Forlì” che, nella stagione 63/64 sfiorò la Serie B con la famosa squadra di Zanetti e Magheri. Più tardi altri allenatori segnarono la storia del Forlì con le loro imprese. L’amatissimo Attilio Santarelli vinse il campionato di Serie D 67/68 per, poi, condurre i Galletti, nella stagione 77/78, nella prima C1 della storia dove Sidney Cunha Cinesinho sfiorò addirittura la Serie B nel 79/80: era l’epoca di “Vulcano” Bianchi. Dopo un grande personaggio come Ivano Gavella, Franco Bonavita (95/96) salì agli onori della cronaca nazionale portando il Forlì agli ottavi della Coppa Italia col Milan, dopo aver eliminato Foggia (Serie B) e Piacenza (A) con un’impresa mai più riuscita nel calcio italiano. Ma l’allenatore più vincente della storia del Forlì è stato Attilio Bardi. Grazie a lui tre sono state le stagioni al termine delle quali il Forlì è stato promosso. Nel campionato 01/02 i biancorossi salirono in C2 grazie al secondo posto conquistato dietro al Fano, nella stagione senza stipendi, del presidente Ravaioli. Poi le due strepitose vittorie in Eccellenza (09/10) e Serie D (11/12) col trionfale ritorno nel calcio professionistico della rinata Società. Bardi, stratega del gioco spumeggiante e aggressivo, è stato il mister più amato sotto San Mercuriale: negli spogliatoio e dal pubblico di un Morgagni che gli ha sempre dimostrato un affetto speciale. Per il suo carattere, la sua umanità, la sincerità dei suoi sentimenti Forlì è stata e resta casa sua. Nella storia del nostro calcio resteranno per sempre scolpite a caratteri d’oro le imprese del mister più vincente della storia biancorossa.

GRAZIE ATTILIO!

Il Forlì ha tagliato pezzo e pagina senza comunicarlo al suo autore, che si è arrabbiato molto (più che altro per il trattamento) e sabato mattina non è andato alla Gegraf a ritirare i giornalini, creando qualche problema logistico. 'Voi non comunicate a me, io non comunico a voi' il ragionamento pardoliano.

Ognuno di noi ha la sua opinione in merito al contenuto dell'articolo (che, lo sottolineo per evitare fraintendimenti, non è stato l'origine dell'addio dovuto invece ai 'modi'). Io credo che qualunque società che abbia appena esonerato un allenatore difficilmente pubblica sul proprio giornalino un articolo nel quale lo si celebra quale uno dei migliori trainer della storia. E' la mia opinione. Franco, e non solo lui, è invece convinto che un gesto di 'stile' avrebbe fatto bene a tutti e non sarebbe costato niente. Non so, voi che dite?

Di sicuro l'incombenza del giornalino spetterà d'ora in avanti a qualcun altro dopo che per quasi vent'anni Pardo ne era stato, tra mille turbolenze, disguidi e infinite discussioni da bar, il padre-padrone. Con una sola parentesi di assenza: l'era Oliveti.

4 commenti:

  1. Un altro tassello molto molto importante se ne va!!!!!!!
    E questo mi dispiace soprattutto perche' e' dal 2004 che colleziono i giornalini !!!! Sono triste!
    Una cosa che chiedo qui nel blog, io sabato ero a lavoro e non sono riuscito a prenderlo il giornalino qualcuno ce l'ha o sa come averlo? Grazie e Pardo torna!!!

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  2. Faccia mo lui, la cosa è abbastanza di poco conto in sè, nessuna società a mio parere, dopo avere esonerato un allenatore ne tesse lodi sperticate....poi si può pensare di ogni, il fatto indiscutibile è che il giornalino è un " organo" ufficiale della società, ergo controcorrente è difficile nuotare...

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  3. E' logico che la società sul suo organo ufficiale quindicinale (il giornalino è del Forlì, giusto ?? non di Pardolesi ?) non potesse incensare l'allenatore che aveva appena esonerato.
    A volte Pardolesi dà l'impressione di trattare il Forlì come "suo", e non mi sembra un bel modo di proporsi.
    Comunque, perbacco, sono questioni loro e neanche così tanto importanti se paragonate al momento della squadra, ai risultati, al futuro mercato, ecc.

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