lunedì 30 gennaio 2012

Sebacadabra


16 gol in 20 partite per Petrascu, media 0.8 reti a gara.
Il romeno 'pesa' in Interregionale quanto Ibrahimovic, 0.8 pure lui, in serie A. Tanta roba eh.

4 commenti:

  1. Una riflessione, sia per il "titolare" del blog, sia per chi lo frequenta. Posto che nel calcio è più stimolante e coinvolgente la polemica, perchè dopo un risultato negativo seguono contatti numerosi, pensieri, domande, ecc...mentre quando il Forlì vince la settimana seguente non compaiono concetti positivi e le news di riccardo restano senze alcun commento?
    A questo punto mi viene da pensare che i frequentatori del morgagni si alimentino di polemica.
    Attendo risposte.
    Un amico di Riccardo e del Forlì

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  2. rispondo io per primo: credo che per una realtà come il Forlì, essere protagonista in un campionato così, sia un dovere!
    quando saremo in C allora noi tifosi avremo più pazienza, lo scorso anno col rimini abbiamo applaudito una sconfitta, ma contro forcoli sestese e squadrette varie aspettarsi vittorie è il minimo!
    non è voglia di fare polemica, ma al terzo anno con questo mister, con questo diesse e con un gruppo che si conosce, il Forlì dovrebbe essere al top, mica una squadra in perenne rodaggio!
    claudio

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  3. E' troppo facile montare sul carro dei vincitori quando le cose vanno bene! Noi, e intendo la squadra, il mister e i suoi collaboratori, i dirigenti e soci, tutti i giorni siamo impegnati affinchè le cose vadano al meglio. Non sempre ci si riesce perchè nello Sport ci sono anche gli avversari e gli imprevisti. Ma di una cosa tutti debbono essere convinti: nessuno lascia nulla di intentato per centrare l'obiettivo che ci si è prefisso e tutto quello che si fà e che si spende, non solo in termini economici, viene fatto per lo sport, per i nostri ragazzi, per la nostra città: W Forlì, W il Forlì!!!!!

    Pardo

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  4. io credo che noi forlivesi(anzi ne son sicuro)siamo una razza a parte rispetto a tutti gli altri,siamo sempre pronti a criticare la nostra città,in tutto e per tutto,vediamo sempre le altre città vicine come modelli avanti a noi,viviamo perennemente col complesso di inferiorità rispetto a tutti,è questo il motivo per cui siamo sempre pronti alla critica e mai all'elogio.

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